Regione Piemonte - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 - Descrizione delle misure

 

Asse Prioritario: I �Ammortamento del sistema agricolo e agroindustriale�

Misura: U

Titolo: �RICOSTITUZIONE DEL POTENZIALE AGRICOLO DANNEGGIATO DA

DISASTRI NATURALI EINTRODUZIONE DI ADEGUATI STRUMENTI DI

PREVENZIONE�

 

Riferimento normativo: Regolamento (CE) del Consiglio n. 1257/1999, Titolo 11, Capo XI, articolo 33, XII trattino.

 

Costo totale della misura: 20,00 MEURO

 

Costo Pubblico della misura: 10,00 MEURO

 

Costo a carico del FEOGA: 3,38 MEURO

 

 

A- La flavescenza dorata in Piemonte

 

Nel 1998 si � manifestata in alcune aree della provincia di Alessandria (in particolare nel Tolrtonese e nell'Acquese) una grave malattia che ha provocato 1a perdita di produzione delle viti colpite.Dopo le appropriate analisi, � stato possibile accertare trattarsi flavescenza dorata. Gi� nel corso della campagna 1998 la Regione Piemonte la intrapreso numerose iniziative finalizzate a contenere 1a diffusione della malattia.

 

La fitopatia, il cui effetto � devastante e la cui diffusione � a carattere epidemico si � rapidamente diffusa nel 1999 ed ha interessato alcune delle pi� importanti aree viticole piemontesi .

Le conseguenze immediate della presenza della Flavescenza dorata sono:

- gravi perdite di produzione nelle aree interessate;

-       problemi per la realizzazione degli impianti e dei reimpianti a causa della difficolt� di

reperimento di materiale di moltiplicazione sano;

-       aumento dei costi di produzione;

- rischio di decadenza di contributi comunitari conseguenti alla necessit� di posticipare i tempi di rimpianto;

�� -ripercussione negativa sull'ecosistema vigneto a causa dell'uso di insetticidi per la lotta��

contro Scaphoideus titanus.

 

In considerazione della gravit� della malattia e della sua comparsa in forma epidemica in quasi tutte le regioni del Nord-Italia (Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli, Liguria e Toscana, Veneto) � stato predisposto un apposito decreto di lotta obbligatoria nazionale che prevede l'obbligatoriet� dell'estirpo delle piante infette e le misure per il contenimento del vettore e per la prevenzione della diffusione della malattia.

Inoltre presso il MIPAF � stato costituito un apposito gruppo di lavoro costituito dai Settori fitosanitari del Nord-ltalia, da ricercatori ed esperti di Istituti di ricerca del CNR, del Ministero e dell'Universit� per mettere a punto una serie di misure per affrontare il problema .

 

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B-Iniziative regionali realizzate per il contenimento della malattia

 

La Regione Piemonte ha ideato per il 1999 un ampio progetto di ricerca, di monitoraggio e di intervento sul territorio per studiare l'evoluzione della malattia sui vitigni piemontesi nelle condizioni ambientali e colturali della regione.

Considerata la complessit� della fitopatia e la necessit� di conoscenze specialistiche per affrontare lo studio il Settore Fitosanitario regionale ha coinvolto:

-         L�Istituto di Fitovirologia Applicata del CNR per le analisi con metodi di biologia

molecolare su materiale vegetale;

-         il Dipartimento Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali della Facolt� di Scienze Agrarie, Sezione di Entomologia "C. Vidano", per lo studio degli aspetti entomologici;

-         gli Enti di assistenza tecnica delle Organizzazioni professionali della provincia di Alessandria che hanno effettuato nel 1998 i sopralluoghi e i rilievi sintomatologici e per seguire i viticoltori delle zone interessate dalla malattia;

 

La Regione Piemonte per il 1999 ha predisposto un finanziamento di oltre 100 milioni per la ricerca e nel Tortonese la Fondazione Banca Cassa di Risparmio di Tortona e il Comune di Tortona hanno finanziato con 30 milioni le analisi presso il CNR.

 

Gli interventi intrapresi dalla Regione, in accordo con i tecnici delle Organizzazioni Professionali e delle Associazioni dei Produttori, sono stati primariamente volti alla messa in atto delle strategie di contenimento della Flavescenza dorata (trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus, estirpo delle piante sintomatiche, controllo di tutti campi di piante madri), all'informazione puntuale di tutti gli operatori del settore nonch� alla valutazione della diffusione e della localizzazione della fitoplasmosi sul territorio.

In particolare � stata curata l'attivit� di informazione in una situazione di estremo allarme in cui era necessario dare indicazioni corrette: sono stati realizzati opuscoli informativi, materiale fotografico, dispense per i tecnici, incontri e convegni per i viticoltori.

Per il 2000 la Regione ha stanziato 150 milioni per proseguire gli studi e per il monitoraggio dei campi di piante madri per il vivaismo.

 

C - La distribuzione sul territorio regionale

 

Va sottolineato che l'ampelopatia � da prevedersi in espansione nel prossimo periodo in quanto le viti gi� colpite da F.D. risultano essere asintomatiche per uno/due anni dalla contaminazione del fitoplasma , per cui vigneti allo stato attuale apparentemente sani o con una bassa incidenza di piante malate potrebbero essere gi� infetti e potenziali serbatoi per la diffusione della malattia stessa.

I controlli compiuti nelle aree di volta in volta segnalate infette ed il monitoraggio effettuato nel 1999 sulla totalit� dei vigneti con sintomi di Flavescenza dorata hanno permesso di individuare l'incidenza della malattia.

Le aree attualmente interessate dalla fitoplasmosi comprendono molte zone viticole della provincia di Alessandria ed alcuni comuni della provincia di Asti,situati , principalmente nella fascia sud orientale compresa tra la provincia di Alessandria e quella di Cuneo.Risultano colpiti alcuni dei vitigni pi� importanti per 1a viticoltura piemontese: Barbera, Dolcetto, Moscato, Cortese, Chardonnay.

 

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D - Gravit� dei danni

 

In provincia di Alessandria i vigneti interessati dalla malattia sono 2440, di questi il 67% (l.626 vigneti con una superficie di 1.016 ettari) presenta di una percentuale di piante colpite superiore al 30%.Gli ettari complessivamente colpiti sono 1654, pari 12,4% della superficie vitata della provincia.I Comuni coinvolti dalla malattia sono 85. Nell�area dei Colli Tortonesi vi sono 16 comuni in cui la superficie vitata interessata dalla malattia rappresenta dal 35% all'80% dell'intera superficie vitata degli stessi comuni.In tali comuni la situazione � attualmente molto grave in quanto la riduzione della produzione di uva ha creato seri problemi oltre che ai produttori viticoli anche a tutto l'indotto.

In Provincia di Asti la situazione � per ora meno preoccupante. I vigneti interessati dalla malattia sono 154 (per una superficie di 155 ettari), di questi il 24% presenta pi� del 30% di piante malate (per una superficie pari a 43 ettari). I comuni coinvolti sono 33.

In Provincia di Cuneo @'vigneti infetti sono 50.

Tali dati evidenziano non solo l'alta incidenza della malattia in provincia di Alessandria, ma

anche come la presenza della stessa nelle altre principali zone viticole piemontesi renda la

flavescenza dorata potenzialmente diffusibile in modo epidemico su tutto il territorio vitato regionale.

In particolare � necessario sottolineare come l'incidenza della malattia superiore al 30% costituisca presupposto per l'estirpo totale del vigneto.

Occorre considerare inoltre che nell'attuale situazione di alcune aree particolarmente colpite dalla malattia le aziende viticole stanno perdendo il capitale e reddito fondiario e il reddito derivante dalla produzione. Pertanto il danno economico risulta molto elevato perch� occorre sopportare elevati costi per l'estirpo, il reimpianto in una situazione di mancato reddito per alcuni anni.

 

E - Contenimento della malattia

 

Non esistono mezzi di lotta curativa contro la flavescenza dorata.

Il contenimento della malattia � possibile attraverso i seguenti interventi:

1-trattamenti insetticidi contro gli insetti vettori della malattia

2-estirpo delle singole piante infette o dell�intero vigneto qualora la percentuale delle piante infette superi il 30%.

3-monitoraggio capillare del territorio per accertare tempestivamente la presenza d'i piante infette e di nuove aree interessate dalla malattia.

4-monitoraggio dei campi di piante madri per la produzione di materiale di

moltiplicazione e controllo dei vivai viticoli;

5-informazione capillare dei conduttori dei vigneti.

�� In particolare l'estirpo dei vigneti con incidenza della malattia superiore al 30% � molto importante per eliminare grandi fonti di inoculo del fitoplasma.

La malattia produce la perdita totale della capacit� produttiva della pianta, pertanto quando l'incidenza supera la soglia del 30%, si verifica la conpromissione del potenziale produttivo del vigneto. D'altro canto non � possibile procedere al semplice rimpiazzo delle piante colpite sia perch� queste a breve verrebbero infettate a causa della presenza di viti portatrici asintomatiche non estirpate sia perch� si realizzerebbe comunque una forte disetaneit� che andrebbe compromettere le qualit� della produzione.

 

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Proprio in relazione alle prospettive di mercato ed alle potenzialit� sul piano qualitativo del territorio regionale � di vitale importanza poter salvaguardare l'attuale potenziale produttivo insieme alle strutture economiche. E' indispensabile quindi consentire un reimpianto dilazionato dei vigneti colpiti da FD.

In relazione alla specificit� epidemiologica della malattia pu� inoltre essere necessario intervenire sui vigneti abbandonati che rappresentano pericolosi focolai d'inoculo. Inoltre i vigneti colpiti i cui proprietari siano anziani viticoltori spesso non vengono estirpati per mancanza d@' interesse a proseguire l'attivit� produttiva.Per queste due situazioni particolare pu� essere necessario prevedere forme di contributo per gli estirpi da assegnare direttamente alle amministrazioni comunali affinch� provvedano all'eliminazione di tali vigneti.

 

1 - Obiettivi della misura, collegamenti e coerenza con la strategia

 

a) Obiettivi specifici sono:

Salvaguardare il patrimonio viticolo regionale

b) Obiettivi operativi sono:

Prevenire la diffusione della flavescenza dorata ed eradicazione dei focolai di infezione

2 - Descrizione tecnica della misura

Tipologia degli interventi ammissibili

Sono stati individuati i seguenti interventi:

 

1) Monitoraggio della malattia sul territorio

E' previsto un monitoraggio annuale al fine di verificare l�incidenza della malattia all'interno delle aree in cui la malattia � gi� presente, individuare nuovi vigneti e nuove aree colpite dalla malattia e controllarei campi di piante madri per il materiale di moltiplicazione per vivai.

Il coordinamento del monitoraggio � del Settore Fitosanitario regionale che coinvolge le

Associazioni dei produttori, le Organizzazioni professionali agricole e le Associazioni dei vivaisti.

Le spese ammissibili sono quelle sostenute per l�attivazione di squadre di tecnici che operano sul territorio e per effettuare gli accertamenti diagnostici mediante analisi molecolari.

 

Sono escluse le spese relative agli oneri amministrativi e al personale pubblico.

 

2) Informazione capillare dei conduttori dei vigneti

Sono previste azioni di informazione sul territorio attraverso l'organizzazione di incontri tecnici, convegni, aggiornamento dei vivaisti e dei tecnici viticoli.

Inoltre � prevista la realizzazione di supporti informativi quali: opuscoli, manifesti, materiale fotografico sulla sintomatologia, schede sintomatologiche per vitigni piemontesi.

Sono escluse le spese relative agli oneri amministrativi e al personale pubblico.

 

 

 

3)   Sostegno finanziario dei conduttori e produttori per i seguenti interventi.

���� 3.a-estirpazione, rimpianto e integrazione del mancato reddito dei vigneti colpiti dal fitoplasma.

��������� Le spese ammissibili a finanziamento sono quelle sostenute per l'estirpazione, il reimpianto dei vigneti e il supporto per il mancato reddito per un     

       periodo massimo di tre anni dal reimpianto.

 

��������� 3.b-estirpazione dei vigneti colpiti dal fitoplasma senza rimpianto

��������� Le spese ammissibili a finanziamento sono quelle sostenute per l'estirpazione dei vigneti abbandonati e di quelli per i quali non esistano in azienda le 

       condizioni per proseguirne la conduzione.

 

b) Settori interessati:

Il settore viticolo

 

c) Beneficiari

������ -Interventi 1 e 2- Regione Piemonte - Direzione Sviluppo dell'agricoltura - Settore Fitosanitario

������ -Interventi 3.a e 3.b:

-Conduttori dei vigneti a qualunque titolo, situati nelle aree viticole individuate dalla Direzione generale competente per l'agricoltura come aree di presenza della malattia;

- Per quanto riguarda l'estirpo dei vigneti abbandonati e di quelli per quali non esistano in azienda le condizioni per proseguire la conduzione oltre ai conduttori dei vigneti stessi i beneficiari possono essere 1e Amministrazioni comunali.

 

d) Condizioni di ammissibilit� e requisiti

 

Intervento 3:

- E' ammesso l'estirpo e il reimpianto di vigneti solo quando viene superata la soglia del 30% di danno;

-la domanda deve essere accompagnata dalla apposita certificazione attestante il motivo fitosanitario (Flavescenza dorata della vite) ed il contributo verr� corrisposto solamente per i vigneti che corrisponderanno alle caratteristiche e secondo le priorit� indicate nelle disposizioni attuative;

-nel caso di vigneti ricadenti in zone di produzione di V.Q.P.R.D. il reimpianto dovr� essere effettuato su un terreno idoneo alla produzione di uno o pi� VQPRD ai sensi del Reg. CEE 823/87 e successive modificazioni e integrazioni;

-gli aiuti previsti non sono cumulabili con altri di diversa origine per la stessa tipologia di interventi;

-essere in regola con la normativa vigente e non avere procedimenti in corso relativi alle infrazioni riguardanti l'impianto dei vigneti,

-In caso di finanziamento del reimpianto (azione 3.a) impegnarsi a non vendere i diritti di reimpianto per 10 anni a decorrere dalla data di liquidazione del contributo; In caso di finanziamento del solo estirpo (azione 3.b) i diritti di reimpianto potranno essere ceduti solo all'interno dello stesso comune o di quelli confinanti; il rimpianto non dovr� riguardare particelle oggetto di procedimenti in corso per infrazioni riguardanti il divieto di impianti vigneti;

-� demandato alla Direzione Sviluppo dell'Agricoltura definire con propri provvedimenti le disposizioni attuative del presente programma.

 

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e) Localizzazione

���������������� L�intero territorio della Regione.

 

3 - Durata della Misura

 

La misura viene attuata dal 2000 al 2006.

La misura per quanto attiene l'azione 3a viene attuata a titolo di anticipazione sullo strumento principale che sar� costituito dall�O.C.M. Vino di cui al Regolamento (CE) n. 1493/1999, capo III e dal Regolamento (CE) di attuazione n. 1227/2000, capo IV, per quanto riguarda i V.Q.P.R.D., nonch� dallo specifico provvedimento nazionale in corso di esame da parte del Parlamento Italiano.

 

4 - Agevolazioni previste

 

a) Tipologie di aiuto

���� Contributi in conto capitale

 

b) Massimali di investimento cofinanziabili

(quelli che saranno previsti per l'applicazione dell' O.C.M. vino)

 

c)Intensit� e/o importo di aiuto pubblico cofinanziabile

Per le azioni n. 1 e n. 2 :fino al 100%;

(Per la azione n. 3 al 50%)

 

d) Tasso di partecipazione comunitario:

Contributo FEOGA pari al 33,8% della spesa pubblica.

 

e) Priorit�

Criteri di priorit� potranno essere oggetto di individuazione, specificazione e quantificazione all'interno delle istruzioni applicative del Piano.

 

 

5 - Procedure

Ufficio responsabile : Direzione �Sviluppo dell�Agricoltura� della Regione Piemonte.

Modalit� di attuazione: Misura a bando.

6 - Indicatori fisici di realizzazione e di risultato

a)Indicatori di risultato:

Azione 1 - numero ettari monitorati;

����������� ����� numero campi pante madri ispezionati.

Azione 2 - numero partecipanti agli incontri, numero supporti informativi realizzati.

Azione 3 - numero ettari estirpati

������� numero ettari reimpiantati

b)��� Indicatori fisici di realizzazione:

superfici oggetto deflazione (previsione: 3.000-4.000 ettari)

numero di aziende aderenti (previsione 2.000-3.000 aziende)

Regione Piemonte � Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 � Descrizione delle misure

 

 

 

Il costo della misura per quanto riguarda le azioni 3a e 3b � stato calcolato prevedendo per il 2000 un aumento delle superfici interessate dall'intervento in relazione alla durata del periodo di incubazione (2-3 anni) ed al fatto che la lotta contro il vettore � iniziata nel 1999.Per gli anni successivi � stata prevista una diminuzione in relazione ai risultati conseguibili attraverso gli interventi programmati anche alla luce dell'esperienza maturata da altre Regioni che hanno gi� adottato analoghi piani di contenimento.

 

Il costo di estirpo e reimpianto � stato determinato sulla base di analisi dei costi di mercato effettuate dall'Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano.Tali importi consentono di non premiare i viticoltori e al contempo possono essere un valido incentivo nelle strategie di contenimento della malattia.